LA MEMORIA DELLE EMOZIONI
LA MEMORIA DELLE EMOZIONI
Sdraiato sull’amaca mi dondolavo, con la brezza pomeridiana sulla faccia, all’ombra di un sole cocente con in mano un libro di alchimia esoterica. Il nostro gatto Red mi salta sulla pancia, si accoccola guardandomi di sottecchi e comincia a fare le fusa. “ciao micione, tu che sei sempre così “ronronoso”, cosa hai da dirmi sulle emozioni, anzi sulle emozioni negative?”, nessuna risposta, solo silenzio, niente più fusa e le vibrisse spostate in avanti. La sensibilità del gatto e la sua reazione alle mie domande hanno prodotto in me una serie di pensieri che, aleggiando come confronto silenzioso tra me e Red, mi hanno riportato alla mente l’impatto che certe emozioni hanno sul nostro organismo ed in special modo sull’equilibrio di quegli organi e sistemi che ci permettono una vita sana.
L’esperienza maturata in questi anni mi ha convinto che la maggior parte dei disagi e delle malattie hanno origine da un impatto da traumi , sia fisici che emotivi, psicologici, psichici, comunque da traumi, la memoria dei quali, come emozione, si instaura in determinate parti od organi del corpo: per i traumi fisici nel punto di impatto, per i traumi emotivi in certi organi specifici (fegato, intestini, reni, etc.)(vedi tabella sotto), per gli altri in particolari neuroni.
EMOZIONI NEGATIVE CHE IMPATTANO SU … |
ORGANO |
spavento , senso di colpa, rimorso e la tendenza ad arrendersi, sforzo, fatica, freddezza, noia, apatia, ingratitudine |
CUORE |
ansia , tristezza, solitudine, vedere negato il proprio spazio fisico e vitale, dolore, dolore emotivo e cronico, lutto |
POLMONI |
ansia e tensione |
GOLA |
rabbia, ira, rancore, irritabilità, frustrazione, risentimento, gelosia e invidia |
FEGATO & CISTIFELLEA |
rabbia, ira, odio, frustrazione, passività, preoccupazione, ansia, tensioni e stress, rifiuto, impotenza, rinuncia |
STOMACO |
disturbi psicosomatici, emozioni malinconiche, avarizia, grettezza, controllo, attaccamento |
INTESTINO |
terrore, paura, shock e spavento estremi, diffidenza, rigidità |
RENI |
ansia, chiusura, preoccupazione, rimuginazione, pessimismo |
MILZA |
freddezza, distacco, rinuncia, sfiducia |
PANCREAS |
tristezza |
PELLE |
tristezza |
COLON |
paura |
VESCICA |
Queste memorie creano un blocco energetico nel punto dove si instaurano, e di conseguenza si ripercuotono sui campi morfici del corpo fisico/eterico modificando le informazioni di questi campi. Queste informazioni modificate interagiscono con la parte fisica, per la quale sono deputate, inviando informazioni errate che portano disequilibrio alla parte fisica stessa e che, a lungo andare si trasforma in sintomo e poi in patologia.
Penso che la radioestesia potrebbe essere l’interfaccia della nostra realtà (terza dimensione) con dimensioni più elevate di realtà e coscienza, e per questo essere utilizzata per migliorare la nostra vita fisica.
Ma ora vediamo quale è il concetto dell’operazione radioestesica che, ho maturato in anni di ricerca, studio e pratica.
Il corpo eterico (delle persone, degli animali e delle piante) fornisce energia, stabilizza e provvede alla crescita e alla riparazione delle cellule ad un livello primario. Le distorsioni o modifiche nei campi energetici informati del corpo eterico si estrinsecano nel corpo fisico come disagio e malattia.
I campi energetici informati pre-fisico sono costituiti di energia informata e dunque di frequenze.
Ogni atomo ha una sua frequenza, ogni cellula ha la sua frequenza, ogni organo è fatto di cellule ed ha la sua frequenza, e così via.
L’universo è in equilibrio ed anche noi nella terza dimensione dovremmo essere in equilibrio. Se fosse così saremmo in perfetta salute, felicità e benessere; ma invece nella terza dimensione regna il caos per tutte le famiglie, umana, animale e vegetale: completo disequilibrio!
La radioestesia è una pratica che, serve a portare equilibrio dove manca.
Ripetiamo il concetto e facciamo un esempio: un trauma, una ferita, un blocco energetico, sia in campo vegetale, che animale che umano, porta automaticamente un disequilibrio, che si manifesta in una modifica della frequenza nel campo energetico informato , che sovrintende la parte ferita, creando un disequilibrio che si ripercuote poi nel campo fisico della parte colpita.
L’operatore sia radioestesico che radionico può intervenire per riportare in equilibrio le frequenze modificate nel campo energetico informato attraverso un testimone, che può essere sia biologico che artificiale.
Tornando all’essere vivente possiamo dire che ogni cellula, ogni organo, è permeato da un suo particolare campo energetico informato che contiene tutte le informazioni necessarie per il suo funzionamento e riproduzione.
All’inizio della vita tutto è in equilibrio pronto per funzionare in maniera perfetta, poi, come già detto, le vicissitudini della vita, traumi, incidenti, tutte le tipologie di educazione, etc., portano squilibrio negli organi e sistemi, squilibri che, vengono riportati nei campi energetici informati modificando le loro informazioni. La matrice del campo cerca di correggere le informazioni e frequenze errate (vedi la ricrescita della coda della lucertola quando il tuo gatto gliela mangia, e altre situazioni analoghe), ma a volte le situazioni contingenti, compresi blocchi energetici e traumi impediscono queste correzioni e, da qui prima il disequilibrio, poi il malessere e la malattia.
La materia in senso lato è semplicemente un modello organizzato di frequenze (campi energetici informati).
La radioestesia e la radionica possono misurare e copiare i campi energetici informati e possono, in casi particolari, correggerne le informazioni: possiamo ad esempio considerare l’effetto diapason, o ancora meglio la omeopatia: quando si prendono medicinali omeopatici si immette nel corpo la giusta frequenza per il ristabilimento dei parametri di perfetto equilibrio per l’organo interessato, che per effetto di simpatia (effetto diapason) tende a riportare l’organo in equilibrio. A questo punto entra in gioco il campo dell’organismo, non più bloccato dagli squilibri, che ricostituisce la salute.
In maniera semplificata possiamo dire che usando la radiestesia possiamo trovare la frequenza che è stata modificata dal trauma e inviare all’organo la giusta frequenza per riportarlo in equilibrio. C’è da dire che la giusta frequenza inviata potrà funzionare egregiamente solo se viene eliminata la memoria del trauma che ha creato il disequilibrio, e questo può essere attuato anche con la radioestesia. A questo punto subentra la naturale energia di guarigione del corpo stesso che dovrebbe riaggiustare le cose, sempre che l’equilibrio raggiunto possa rimanere.
Con le frequenze dinamizzate, si va a lavorare direttamente sui campi energetici informati, in campo eterico e vi sono frequenze apposite per eliminare i blocchi energetici e quelle per ristabilire l’equilibrio del campo, che indubbiamente sarà riportato all’organo nei tempi previsti che, si aggirano circa in una lunazione.
Se torniamo ancora indietro possiamo puntualizzare che qualsiasi modifica del campo energetico informato è dovuta quasi esclusivamente ad un trauma, o alla memoria di un trauma, che può essere stato attivato da una emozione, sia conscia od inconscia, personale od anche dovuta ad altre persone, questo è il caso del feto che memorizza una emozione della madre, e probabilmente anche del padre o di chi può avere una forte influenza sulla madre stessa.